Piattaforma politica 2024

Manifesto politico del Modena Pride 2024 

Modena aprirà la stagione italiana dei Pride 2024.

Nel 2019, Modena ha accolto, per la prima volta nella sua storia, una manifestazione Pride dal forte significato politico e sociale, amplificato da 25.000 corpi che ne hanno attraversato le strade.

Nel 2024 attraverseremo le strade della città per rivendicare nuovamente i diritti per cui lottiamo: il Pride è un’occasione di celebrazione dell’orgoglio  e di rivendicazione di diritti della comunità LGBTQIA+, in cui ogni soggettività si unisce alle altre per la valorizzazione di ogni identità. 

Non importa se si è persone eterosessuali, omosessuali, lesbiche, bisessuali,   asessuali/aromantiche, intersessuali, cisgender, transgender, neurodivergenti, grasse, con disabilità, sieropositive, di qualsiasi sensibilità politica, età, assetto relazionale: i diritti e le libertà fondamentali devono valere per chiunque. Crediamo nella lotta al patriarcato, al sessismo, alla misoginia e all’omo-lesbo-bi-trans-intersex-a-negatività, al razzismo, in prospettiva trans-femminista, intersezionale e antifascita, perché i diritti o sono di tuttə o si chiamano privilegi.

Siamo corpi, siamo anime, siamo menti. Siamo sentimenti, persone, esseri viventi e, come diceva Marielle Franco, “Siamo fiori che rompono l’asfalto”.

Rompiamo l’asfalto di una società cis-etero-patriarcale che ci opprime, che ci vuole ai margini, che ci vuole nell’ombra! Noi pretendiamo il diritto di risplendere alla luce del sole con le nostre esistenze.

Siamo le anime che vivono in provincia e che, costrette a scappare per essere libere, con forza, rivendicano tutele per non essere discriminate. Per tutte le persone che hanno paura di essere se stesse e uscire allo scoperto, reclamiamo uno spazio sicuro, pubblico, in cui rivendicare uguaglianza. 

Questo è il Modena Pride 2024: radiachiamo la nostra R-esistenza in città e in provincia, con l'orgoglio che nasce dai moti di Stonewall, dalla rabbia di Sylvia Rivera, dalla tenacia di Marsha P Johnson e dal coraggio di Mariasilvia Spolato, prima donna lesbica italiana ad aver fatto coming out pubblicamente.

 

Ci siamo statə, ci siamo, ci saremo e il nostro grido di uguaglianza e libertà si non spegnerà MAI!

 

Tuttə insieme grideremo precise richieste:

 

I. Alla città di Modena chiediamo:

- il sostegno alla realizzazione di una casa di accoglienza per persone LGBTQIA+, con percorsi di assistenza e inserimento;

- eventi di formazione sull’accoglienza e il rispetto delle persone LGBTQIA+ per tutti gli operatori a contatto con il pubblico, in particolare negli ambiti dei servizi sociali e demografici, polizia locale, strutture sportive, accoglienza migranti.

- il rafforzamento del percorso del Tavolo contro l’omolesbobitransafobia, una maggior sinergia con attori significativi del territorio e l'implementazione delle azioni connesse alla rete R.E.A.DY.

 

II - Alla Regione Emilia-Romagna chiediamo:

- una piena attuazione della legge regionale 15/2019 contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere;

- un maggior coordinamento, trasparenza e formazione del personale sanitario per quanto riguarda i percorsi medicalizzati di affermazione di genere e in generale la salute trans;

- il sostegno finanziario alle case di accoglienza LGBTIQIA+, rivolte a persone discriminate dalla propria famiglia d'origine e ai migranti, e a progetti pilota di Centri Anziani LGBTQIA+.

-  un coordinamento regionale di scambio di buone prassi tra le province per le iniziative di prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, con una facilitazione di accesso ai test e alle terapie anche per chi vive lontano dagli ospedali;

-un migliore e più tutelato accesso delle persone Trans* ai servizi sanitari, attraverso una revisione dei processi amministrativi e burocratici che tenga conto del rispetto delle identità di elezione e soprattutto attraverso la formazione specifica di tutto il personale medico e non.

 

III - Alle forze politiche chiediamo:

-  la pari dignità e diritti fra tutte le identità e soggettività, in  attuazione dell'art. 3 della Costituzione;

- una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, in modo che i reati a sfondo omobilesbotransafobico abbiano l'aggravio di pena che spetta loro, come quelli motivati da odio religioso o razziale;

- una riforma della legge sulle adozioni, perché i bambini possano trovare una casa e una famiglia anche presso single e coppie unite civilmente;

- il pieno riconoscimento del genitore “sociale” nelle coppie omogenitoriali, per la tutela dei diritti dei minori che già ci sono e che ci saranno;

- il superamento della legge sui percorsi di procreazione medicalmente assistita, sia per le donne single che per le coppie di donne; 

- una legislazione sulla gestazione per altri, in modo da rendere possibile la genitorialità a tutte le persone;

- il matrimonio egualitario: le unioni civili sono state un primo passo, una risposta all’urgenza delle coppie. Da qui non si torna più indietro, si deve raggiungere finalmente la vera uguaglianza e la fine della discriminazione istituzionale attraverso l’estensione del matrimonio, con suoi diritti e doveri, alle coppie omosessuali;

- una semplificazione delle procedure di accesso alle terapie ormonali sostitutive per le persone trans*, al fine di garantire un accesso più equo e inclusiva ai farmaci attraverso la sanità pubblica. Si chiede inoltre l'adozione uniforme sul territorio nazionale delle ultime linee guida del WPATH e dell'inclusione definitiva delle identità non binarie;

- una nuova legge che preveda l'accesso alla rettifica anagrafica per le persone Trans*, basata sul principio dell'autodeterminazione e che non preveda necessariamente il passaggio attraverso un percorso di affermazione di genere medicalizzato;

- l'adozione della carriera Alias in tutti gli istituti scolastici e universitari, con linee guida univoche e con la chiara consapevolezza della sua natura di strumento necessariamente temporaneo e non sostitutivo di una nuova legge riguardante la rettificati anagrafica;

- il rafforzamento dei progetti scolastici e universitari contro il bullismo per promuovere una affettività e sessualità sana e consapevole in termini di valorizzazione delle diversità.